Novità 2023
Chi segue il mio profilo twitter ha potuto leggere, a fine 2022, come sia riuscito finalmente a mollare il fetido lavoro che mi imprigionava per tornare a fare attività di ricerca all'estero. A breve lascerò definitivamente l'Italia, tornerò per turismo, musei, per vedere qualche parente o amico, ma non ci vivrò più e, dato quello che ben sappiamo, non c'è possibilità che la situazione della Penisola muti tanto da convincermi a cambiare idea.
In questi giorni ho maturato anche l'idea di compiere un "regresso digitale", tornare al blog, non affidare più riflessioni, battute o spunti a piattaforme "sociali" come twitter dove, secondo mia intenzione, mi limiterò da adesso in poi a postare qualche video di interesse, qualche citazione e al massimo a dedicarmi a umorismo visuale. Per il resto sarà silenzio. Se commenterò altri commenterò solo tramite immagini, gif etc... non spenderò più le mie parole in quei lidi digitali, almeno è quello che intendo fare. Questa esigenza di "silenzio" deriva dalla ulteriore constatazione di come ci si trovi sempre in parchi giochi dove la maggioranza finge di condividere quello che uno dice e scrive, salvo poi tuffarsi dietro all'ennesimo pifferaio. Sono stufo e pure un po' disgustato di vedere come gente, in buona fede per carità, si faccia raggirare così facilmente, spingendosi perfino a dare tempo e denaro a autentici figli di puttana che, pure in tempi recenti, non hanno fatto altro che confezionare un miscuglio di papelli, aggiungendo ingredienti per costruirsi il pubblico di gonzi da trascinare (una goccia di vetus ordo, un pizzico di famiglia, una spolverata di eh la prima repubblica, due paroline di vidiffendoiodaivaxxxini). Gente che è al servizio di giornali (da abolire tutti) e che compie il suo compito quotidiano di spegnere i fuochi. Parliamoci chiaro, non mi illudo che l'Italia possa deflagrare in incendi che sconquassino qualcosa, le forze che vedo in giro faticherebbero a smontare un castello di sabbia, ma resta il fatto che è impressionante come, pure dopo tutti questi ultimi anni di vessazioni sempre più abnormi, la gente attenda di trovare lo pseudo intellò di turno che gli rifila panzane (panzane chiarissime, lampanti, autentiche prese in giro con tanto di sghignazzo sotto i "baffi") e loro dietro a leggersi l'articolessa, a comprare il libricino. L'unica nota positiva è che mostrare disprezzo per certe figure mi ha levato dai cojoni certi professorini che fanno i partigiani acquattati all'estero. No, non vi aspettate che io faccia eroici proclami "armiamoci e partite" dalla mia nuova sede, né mi metterò a urlare che gli italiani sono tutti delle merde solo perché non si sono inginocchiati in mia presenza...
Non voglio più spendere parole in un ambito dove qualsiasi frase perde ogni valore, dove riescono a dare ragioni ad uno e poi a quello che è il contrario dell'altro e, per carità, se arriva poi il pifferaio con seguito giornalistico si strappano le vesti per incensarlo.
Triste panorama.
Tanto è meglio allora ritirarsi in uno spazio come questo, dove non passa praticamente nessuno e coltivare l'oramai vetusta attività di scrivere qualcosa senza limiti di caratteri. Ho già tentato in più occasioni di sottolineare come si affidassero all'ennesimo buffone, una sorta di versione in maschera di altri buffoni che negli anni prima hanno pure mandato (e rimandato) in parlamento. Fatica inutile. Poi un giorno si stancheranno, lo insulteranno e correranno tra le braccia del pifferaio successivo, riversando la solita giaculatoria di "ma perché non cambia nulla?" "perché non ci ribelliamo?". Ecco, la mia frequentazione ridotta di twitter nasce pure dalla necessità di leggere meno questi piagnistei sciocchi di gente che con una mano si asciuga la lacrima, mentre con l'altra si rifila un pugno in faccia.
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