Gadda o della disgrazia di una traduzione

 

     La recente pubblicazione dei Diari di Guerra di Gadda, edizione accresciuta da una serie di pagine inedite ritrovate, mi ha portato nuovamente a pensare quanto siamo fortunati nel custodire un autore come l'Ingegner. Si tratta di uno di quei beni preziosi, uno scrittore che resterà sempre parzialmente intraducibile. Gadda lo puoi godere solo in originale. Non mi si dica che questo è sempre vero. Vi sono autori che non perdono molto in traduzione, ve ne sono alcuni che perfino guadagnano qualcosa grazie ai traduttori, come capita con i doppiaggi. Gadda no, Gadda è di quella cerchia di Scrittori che ti obbligano ad apprendere una lingua se li vuoi davvero leggere, altrimenti resterai sempre rilegato ad una copia slavata.

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