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Visualizzazione dei post da 2023

Minima

  Il politico è come una mummia egizia: un morto ricoperto d'oro

Minestrone di merda

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        Nel regno della gioia (o della Droga mal tagliata) riescono a dare ragione nella stessa giornata a Kippazzone, Sansonetti, Vauro, Travaglio, Conte, Meloni, Rizzo, Crosetto, Salvini, Bonaccini, il Mago G, tua sorella e a dormire sereni, in attesa di riprendere il giorno dopo a dare ragione a tutti e al contrario di tutti. Gli stessi "gennnnnnniii" diventano "vecchi rincojoniti" appena esprimono un parere che non vi aggrada più, hanno cambiato bandiera, urlate, quando spesso siete voi che avete compiuto un movimento lento ma apprezzabile a occhio nudo....

Le scimmie che si lanciano la merda, il pubblico che l'afferra al volo per mangiarla

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   Oooooh il megacefalo ha offeso la memoria della scomparsa daje daje daje daje ah se fossi il fratello ah se fossi la sorella ah se fossi un parente ah se fossi un avvocato poi il fratello "tuttapposto raga" silenzio 30 minuti di rilassamento muscoli Ah il conduttore di mediaset ha offeso il mio idolo giornalistico* ah se fossi il mio idolo ah se fossi un fratello del conduttore ah se fossi mediaset ah se fossi il ministro delle telecomunicazioni   Terre, ma perché su twitter oramai metti solo immagini e video? *che scrive dimmmerda, sia chiaro, ma voi vi affidate a questi o altra giornalalia d'incerta culanderia che riesce perfino a scrivere peggio...

Gadda o della disgrazia di una traduzione

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        La recente pubblicazione dei Diari di Guerra di Gadda, edizione accresciuta da una serie di pagine inedite ritrovate, mi ha portato nuovamente a pensare quanto siamo fortunati nel custodire un autore come l'Ingegner. Si tratta di uno di quei beni preziosi, uno scrittore che resterà sempre parzialmente intraducibile. Gadda lo puoi godere solo in originale. Non mi si dica che questo è sempre vero. Vi sono autori che non perdono molto in traduzione, ve ne sono alcuni che perfino guadagnano qualcosa grazie ai traduttori, come capita con i doppiaggi. Gadda no, Gadda è di quella cerchia di Scrittori che ti obbligano ad apprendere una lingua se li vuoi davvero leggere, altrimenti resterai sempre rilegato ad una copia slavata.

Minima

      C'è gente convinta che riporre la propria stima in gentaglia non li renda partecipi del declino.

Trappole

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   "sei soddisfatto di te stesso?", ovvero reputi di avere fatto abbastanza, assai. Una trappola. Assai rispetto a cosa? Avere fatto abbastanza secondo quali parametri? Al di là di riconoscersi i giusti meriti, diciamo così, si dovrebbe poi rilanciare avanti e avanti ancora, come il viaggio sulla luna del parigino Enfin, me plaçant sur un plateau de fer, Prendre un morceau d’aimant et le lancer en l’air ! Ça, c’est un bon moyen : le fer se précipite, Aussitôt que l’aimant s’envole, à sa poursuite On relance l’aimant bien vite, et cadédis ! On peut monter ainsi indéfiniment.   D'altro canto niente di meglio di mettersi inciampi sul cammino, nascondersi trappole da superare per ottenere proprio questo incessante moto di ascesa, fosse anche solo una illusione mentre altri si dedicano ad altre questioni.

Dubbi

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        L'incessante logorio, il tarlo del dubbio stilistico. Annotare mentalmente le variazioni di livello e tentare di capire se è un adeguare la scrittura al tema o più banalmente è il frutto dello scarso controllo sulla prosa. Nel secondo caso questo "adeguamento" sarebbe solo una scusa che ci regaliamo per non ammettere l'inadeguatezza.

La supposta concreta e l'organizzazione utopistica

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       Mentre noto che ci si dedica con passione al tema del giorno ovvero "citare e commentare l'ultima cagata di un megacefalo, pseudo cantante, per non fargli pubblicità"     Voglio interessarmi al curioso prosperare del tema "il lavvvvoro è sempre bello, anche se è pagato da schifo e ti fa vivere una vita infame". A fronte di un incremento ulteriore dei licenziamenti volontari, incremento che si accompagna ad una fuga all'estero, negli ultimi tempi i giornali rilanciano storie che sembrano prese da una nuova edizione del libro Cuore scritta sotto effetto di funghi allucinogeni. Dopo la ridicola e patentemente falsa storia della "bidella pendolare"  in questi giorni ci stanno allietando con il bidello, ex prof., che vive con uno stipendio inadeguato, lontano da casa, in appartamento condiviso ma, per fortuna, si sente rincuorato dalla poesia e poi vuoi mettere fare il proprio dovere?       Non sfugge la concomitanza con i ri...

Apprendere la brevità

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         Notturno è una discreta palestra, il Ferretti di ÓRA. Difendi, conserva, prega mi aveva illuso dalla quarta di copertina*. Non parlo di paragoni tra autori, sarebbe stupido come quando piccino tentai di infilare nel medesimo tema Verne e Eschilo. Parlo di palestre dei silenzi. Tagli netti. Il respiro custodito in petto estirpando certi fronzoli. Devo allenarmi. Negli anni la mia prosa si è ingigantita, lo noto anche nei miei articoli scientifici. Soggetto ad un martellamento nei primi anni di Università: il Professore, a ragione, mi rinfacciava l'eccessiva sinteticità. Ho iniziato a prendere troppo gusto alla parola, a giocarmela tra le labbra, a farmela risuonare sui denti. Il risultato è talvolta un diluvio che fatico ad arginare. Ho bisogno di palestre del silenzio. *libro apprezzabilissimo come la sua persona, ma la quarta di copertina mi aveva suggerito un gusto per la brevità che, nelle pagine, poi non si ritrova. Si badi bene, non dico che lui ma...

Voglio vivere così...

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Il noioso carosello

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        Pontificare di rivoluzioni, prevedere norimberghe e prese di potere, putsch e ribaltamenti della situazione, blaterare di lotte strada per strada, casa per casa, stanza per stanza, cianciare di attendere il nemico asserragliati in un rifugio alpino, affermare che "quando sarà il momento giusto" si prenderanno le decisioni estreme, è tutto un circo, un circo solo di pagliacci e di sottopagliacci. I sottopagliacci, il pubblico dei plaudenti e paganti, si rivolgono ora ai pagliacci Augusti, ora ai pagliacci Bianchi, deprecando il loro opportunismo, una volta combinato già il guaio, opportunismo che non percepiscono mai prima, nonostante questi pagliacci abbiano una maschera estremamente trasparente e, al di là di quel grado di furbizia e famelicità necessaria per scalzare gli altri pagliacci, non siano né intelligenti, né astuti. I sottopagliacci in gran parte, nei loro sogni più umidi e vespertini, sperano di salire di grado un giorno e poter esercitare a ...

Metronomi sociali

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   Ogni scrittura prevede un pubblico. Perfino il diario più intimo non sfugge a questa norma, anche un appunto preso di sguincio sul margine di un libro privatissimo, sì, perfino quel frammento infinitesimale di un pensiero tra me e me, senza né capo né coda, alla fine prevede un pubblico in potenza. Sospetto che anche quella nostra vocina interna che usiamo per formulare pensieri preveda un pubblico, senza necessità di essere espressa attraverso il suono o la scrittura. Tutto questo per dire che non sono tanto sciocco da credere di scrivere in un eremo ed è chiaro che, nonostante la mia sincera necessità di silenzio e di lontananza, già solo il fatto che affidi queste righe ad uno spazio del genere sia dimostrazione di come non rifugga totalmente al contatto. Il tentativo è quello di rifuggire alla estrema facilità di questo contatto, alla abitudine del mostrarsi condiscendenti con l'opinione altrui perché "è del mio circolo" e dunque va bene e oltretutto non devo neppu...

Minima

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   Probabilmente non esiste nulla di più "mainstream" di credere di "non seguire il mainstream"

Minima

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  Se si è in eterna e fremente attesa di pifferai da seguire poi perché ci si stupisce se si viene trattati come topi da laboratorio?

Novità 2023

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            Chi segue il mio profilo twitter ha potuto leggere, a fine 2022, come sia riuscito finalmente a mollare il fetido lavoro che mi imprigionava per tornare a fare attività di ricerca all'estero. A breve lascerò definitivamente l'Italia, tornerò per turismo, musei, per vedere qualche parente o amico, ma non ci vivrò più e, dato quello che ben sappiamo, non c'è possibilità che la situazione della Penisola muti tanto da convincermi a cambiare idea.     In questi giorni ho maturato anche l'idea di compiere un "regresso digitale", tornare al blog, non affidare più riflessioni, battute o spunti a piattaforme "sociali" come twitter dove, secondo mia intenzione, mi limiterò da adesso in poi a postare qualche video di interesse, qualche citazione e al massimo a dedicarmi a umorismo visuale.  Per il resto sarà silenzio. Se commenterò altri commenterò solo tramite immagini, gif etc... non spenderò più le mie parole in quei lidi digita...