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Minestrone di merda

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        Nel regno della gioia (o della Droga mal tagliata) riescono a dare ragione nella stessa giornata a Kippazzone, Sansonetti, Vauro, Travaglio, Conte, Meloni, Rizzo, Crosetto, Salvini, Bonaccini, il Mago G, tua sorella e a dormire sereni, in attesa di riprendere il giorno dopo a dare ragione a tutti e al contrario di tutti. Gli stessi "gennnnnnniii" diventano "vecchi rincojoniti" appena esprimono un parere che non vi aggrada più, hanno cambiato bandiera, urlate, quando spesso siete voi che avete compiuto un movimento lento ma apprezzabile a occhio nudo....

Le scimmie che si lanciano la merda, il pubblico che l'afferra al volo per mangiarla

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   Oooooh il megacefalo ha offeso la memoria della scomparsa daje daje daje daje ah se fossi il fratello ah se fossi la sorella ah se fossi un parente ah se fossi un avvocato poi il fratello "tuttapposto raga" silenzio 30 minuti di rilassamento muscoli Ah il conduttore di mediaset ha offeso il mio idolo giornalistico* ah se fossi il mio idolo ah se fossi un fratello del conduttore ah se fossi mediaset ah se fossi il ministro delle telecomunicazioni   Terre, ma perché su twitter oramai metti solo immagini e video? *che scrive dimmmerda, sia chiaro, ma voi vi affidate a questi o altra giornalalia d'incerta culanderia che riesce perfino a scrivere peggio...

Gadda o della disgrazia di una traduzione

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        La recente pubblicazione dei Diari di Guerra di Gadda, edizione accresciuta da una serie di pagine inedite ritrovate, mi ha portato nuovamente a pensare quanto siamo fortunati nel custodire un autore come l'Ingegner. Si tratta di uno di quei beni preziosi, uno scrittore che resterà sempre parzialmente intraducibile. Gadda lo puoi godere solo in originale. Non mi si dica che questo è sempre vero. Vi sono autori che non perdono molto in traduzione, ve ne sono alcuni che perfino guadagnano qualcosa grazie ai traduttori, come capita con i doppiaggi. Gadda no, Gadda è di quella cerchia di Scrittori che ti obbligano ad apprendere una lingua se li vuoi davvero leggere, altrimenti resterai sempre rilegato ad una copia slavata.

Minima

      C'è gente convinta che riporre la propria stima in gentaglia non li renda partecipi del declino.

Trappole

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   "sei soddisfatto di te stesso?", ovvero reputi di avere fatto abbastanza, assai. Una trappola. Assai rispetto a cosa? Avere fatto abbastanza secondo quali parametri? Al di là di riconoscersi i giusti meriti, diciamo così, si dovrebbe poi rilanciare avanti e avanti ancora, come il viaggio sulla luna del parigino Enfin, me plaçant sur un plateau de fer, Prendre un morceau d’aimant et le lancer en l’air ! Ça, c’est un bon moyen : le fer se précipite, Aussitôt que l’aimant s’envole, à sa poursuite On relance l’aimant bien vite, et cadédis ! On peut monter ainsi indéfiniment.   D'altro canto niente di meglio di mettersi inciampi sul cammino, nascondersi trappole da superare per ottenere proprio questo incessante moto di ascesa, fosse anche solo una illusione mentre altri si dedicano ad altre questioni.

Dubbi

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        L'incessante logorio, il tarlo del dubbio stilistico. Annotare mentalmente le variazioni di livello e tentare di capire se è un adeguare la scrittura al tema o più banalmente è il frutto dello scarso controllo sulla prosa. Nel secondo caso questo "adeguamento" sarebbe solo una scusa che ci regaliamo per non ammettere l'inadeguatezza.